Il giorno della memoria

 



Il 27 gennaio: il Giorno della memoria, è l’occasione per ricordare il dramma della Shoah e la tragedia delle persecuzioni nazifasciste, durante la seconda guerra mondiale.

Il rischio è che oggi gli Italiani considerino tali stragi, estranee al loro mondo, distanti, e confinate per sempre nel passato. Non si devono dimenticare le tante vittime dei campi di concentramento. Per tale motivo in molte città sono state installate: le pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine piccoli quadrati di ottone delle dimensioni di un sanpietrino 10x10 cm). Queste pietre d'inciampo sono incastonate nel selciato di fronte all'abitazione delle vittime delle deportazioni nei campi di concentramento, e sopra incisi i loro nomi, le date della cattura e, quando ci sono, quelle della morte. 

Il loro obiettivo è "far inciampare" i passanti e ricordare loro cosa è successo proprio in quel punto della città, durante la seconda guerra mondiale.

Una pietra di inciampo, dedicata a Bortolo Gatti si trova vicino la nostra scuola, a Torino in via Venaria.

Perciò ricordiamo Bortolo Gatti che nacque il 6 luglio 1911 a Iseo, in provincia di Brescia. Celibe, abitava a Torino in via Venaria. Lavorò come panettiere e prestò a lungo servizio nei Carabinieri. Venne arrestato dai tedeschi nel settembre 1944 a Trieste e considerato come prigioniero di guerra a tutti gli effetti; perché aal momento della cattura ricopriva la carica di Brigadiere dei Carabinieri Reali.

Partì da Trieste con destinazione Dachau, dove giunse il 5 ottobre dello stesso mese.  Gatti risulta deceduto alle ore 6:25 del 19 novembre 1944 a Husum-Ladelund (Neuengamme) per dissenteria. É sepolto in una fossa comune  del cimitero di Ladelund.

Le pietre d'inciampo, anche nella nostra città, ci fanno inciampare nella storia. Ci fanno ricordare che nelle guerre, le vittime non sono solo i soldati sui campi di battaglia; ma  anche tante persone comuni sono state travolte degli orrori della guerra. Grazie a delle piccole pietre d'inciampo, possiamo ricordare e provare empatia con le vittime delle persecuzioni razziali, e i piccoli martiri della storia.

Ricordare è importante, perché non dimenticando gli orrori e le tragedie del passato, si può fare in modo che le  atrocità  avvenute durante la seconda guerra mondiale non si ripetano in futuro. 

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